Tutto ciò che ti appartiene: la Bulgaria queer raccontata da Garth Greenwell

Vincitore del British Book Award for Best Debut of the Year, finalista di altri sei premi tra cui il PEN/Faulkner Award, definito “il primo grande romanzo del 2016” dal Publishers Weekly, accolto con entusiasmo dalle maggiori testate anglofone quali New York Times, The Guardian e The Washington Post, Tutto ciò che ti appartiene (titolo originale… Continua a leggere Tutto ciò che ti appartiene: la Bulgaria queer raccontata da Garth Greenwell

DRAGOSLAVIA: il nostro motto è sorellanza e unità!

Scena drag balcanica, che cos’è per loro il drag e nostalgia degli spettacoli dal vivo. Ne abbiamo parlato con Dekadenca, Mentalika ed Eric Dagger, responsabili della creazione di Dragoslavia, la prima comunità drag dei Balcani, in vista del loro incontro virtuale con il pubblico bosniaco. Grazie di aver accettato di parlare con noi, squadra adorata… Continua a leggere DRAGOSLAVIA: il nostro motto è sorellanza e unità!

Nasta Rojc: ritratto di una donna libera

Nata a Bjelovar nel 1883 in una famiglia benestante, Nasta Rojc fu una delle esponenti più rilevanti della pittura croata a cavallo tra fin de siècle e primo Novecento. Il padre, Milan Rojc, fu un politico croato che ricoprì anche la carica di ministro dell’Istruzione. Essere donna all’epoca non consentiva facilmente di raggiungere ruoli di… Continua a leggere Nasta Rojc: ritratto di una donna libera

Király Tamás ed El Kazovsky tra performance art e moda

Roland Barthes, saggista e semiologo francese, asserisce che la moda può essere letta tramite uno dei concetti cardine della teoria linguistica Saussuriana: langue e parole. L’abbigliamento sarebbe la langue, un insieme di codici dotato di una loro grammatica e sintassi, che però sono insidiati da sfumature individuali, i cosiddetti atti di parole. In altre parole,… Continua a leggere Király Tamás ed El Kazovsky tra performance art e moda

Fascino fascista: Susan Sontag contro Leni Riefenstahl

Come si riconosce un fascista? Come ci si rapporta ai residui postumi del fascismo – o meglio, del nazismo, che tornano strisciando nell’opinione comune, riconfezionati sotto la guisa del pop, del camp, del glamour? Perché una simile persistenza nell’immaginario collettivo, e perché i benpensanti di tutte le fazioni politiche sembrano così inclini a perdonarne le… Continua a leggere Fascino fascista: Susan Sontag contro Leni Riefenstahl