L’umanità danza sui piatti del caos: Tom Kuka e la malattia come conseguenza del peccato

La giustizia dell’uomo sta nella corruzione della sua carne. Se nel corpo sembra annidarsi la ragione del peccato, è sempre nel corpo che si possono ritrovare gli strumenti del riscatto. Così il sangue di Cristo, che dalla croce si riversa sulla terra, riporta in vita il progenitore Adamo, epurato dalla colpa.   Il sacrificio della… Continua a leggere L’umanità danza sui piatti del caos: Tom Kuka e la malattia come conseguenza del peccato

Le figlie del generale: Mimoza Hysa e il regime come doppio malefico

Una caratteristica imprescindibile contraddistingue i romanzi che hanno saputo raccontare efficacemente i regimi: quella dell’incanto come mascheramento. Una veste, cioè, che non richiedesse esplicitamente di raccontare la violenza, ma che si servisse del simbolo, mitico e non, per farlo.  Romanzi complessi come quello di Mimosa Hysa rischiano di essere fraintesi, se la mente non è… Continua a leggere Le figlie del generale: Mimoza Hysa e il regime come doppio malefico

Il canto infero: Tom Kuka e la morte come espressione della vita

Quando si cerca di rivendicare la dignità della letteratura esteuropea, specialmente balcanica, di fronte agli occhi del lettore occidentale, ci si ritrova sempre in una certa situazione di difficoltà. In quello che è stato il mio – personale – percorso attraverso la letteratura dell’Est, ho notato che spesso il suo è un movimento che sfocia… Continua a leggere Il canto infero: Tom Kuka e la morte come espressione della vita

Identità sospese: un percorso nella prosa di Pajtim Statovci

Tra la varietà di voci emerse negli ultimi anni all’interno del panorama letterario internazionale, quella di Pajtim Statovci è una delle più interessanti. Dopo il successo riscosso con Tiranan Sydän (edito in italiano lo scorso anno da Sellerio Editore con il titolo Le Transizioni), definito da Kapka Kassabova sul Guardian come una fenice letteraria che risorge… Continua a leggere Identità sospese: un percorso nella prosa di Pajtim Statovci

Il paese dove non si muore mai: echi dall’Albania, un mondo immortale

In queste righe si trovano le mie personali impressioni sulla lettura del libro di Ornela Vorpsi Il paese dove non si muore mai. Ho scelto un tono più personale, questa volta, perché mi è impossibile raccontare con assoluto distacco la storia di un mondo che sento, in parte, anche mio. Non è solo questo. Il… Continua a leggere Il paese dove non si muore mai: echi dall’Albania, un mondo immortale

Vergine giurata: una riflessione sul film di Laura Bispuri

  Riuscite a recuperare, in quel trambusto di sfumature lasciato dai vostri sogni, una visione? Come di un sovrapporsi di lenti colorate che si scontrano all’orizzonte formando nuovi mondi. Se avete fatto un sogno simile, sarà più semplice per voi capire la difficoltà del tracciare un profilo coerente e omogeneo dell’Albania. Una tale impresa è… Continua a leggere Vergine giurata: una riflessione sul film di Laura Bispuri