“È nel silenzio che accadono le cose più tremende”: Russia vs Russia

“Come tacemmo, quella notte, come tacemmo…Ma io debbo, debbo parlare” (Ol’ga Berggol’c, Diario di Febbraio, 1942).    Si inizia con un estratto di versi da uno dei poemi più iconici della letteratura russa in tempo di guerra. Ol’ga Berggol’c, poetessa e radiocronista, fa echeggiare la sua voce per tutta Leningrado durante il tragico e indelebile… Continua a leggere “È nel silenzio che accadono le cose più tremende”: Russia vs Russia

Dar’ja Serenko e la Russia che resiste: qualche traduzione

(fonte dell’immagine di copertina: tvrain.ru)     In questo breve excursus nella parola resistente (1) si presentano quattro contributi in traduzione: una poesia, un racconto breve, il discorso di un’attivista (2), una petizione collettiva. Se il contesto storico-politico che ne ha motivato la stesura appare come il primo, più evidente, collante tra i testi, si può,… Continua a leggere Dar’ja Serenko e la Russia che resiste: qualche traduzione

Capire la rotta balcanica: storie di persone in transito nei Balcani occidentali

Come tutte le questioni che riguardano i Balcani, anche l’aumento dei flussi migratori che dal 2015 ha caratterizzato la regione è un fenomeno estremamente complesso, ricco di sfaccettature, spesso spinoso. Per metterla in modo semplice, si potrebbe dire che la rotta balcanica in realtà altro non è che un insieme di percorsi che, collegano la… Continua a leggere Capire la rotta balcanica: storie di persone in transito nei Balcani occidentali

L’isola del comunismo queer su Instagram: intervista a Homocommunist

Se cercate un perfetto connubio tra queer e socialismo, abbiamo la pagina Instagram che fa per voi: tra rivisitazioni di vecchi manifesti di propaganda comunista – riletti in chiave omoerotica – e storie di persone e movimenti che hanno contribuito ad un ponte tra arte e politica marxista, Homocommunist riesce a sorprendere i suoi follower… Continua a leggere L’isola del comunismo queer su Instagram: intervista a Homocommunist

Un antidoto alla tirannia: il discorso del Nobel di Dmitrij Muratov

L’8 ottobre 2021 è stato conferito il premio Nobel per la Pace al giornalista russo Dmitrij Muratov, uno dei fondatori nonché direttore della testata Novaja Gazeta, giornale indipendente per il quale lavorava anche Anna Politkovskaja. La preoccupazione sulle libertà individuali e d’espressione, insieme alla legge sugli agenti stranieri, sono fra i temi da lui sollevati.… Continua a leggere Un antidoto alla tirannia: il discorso del Nobel di Dmitrij Muratov

La voce delle donne: un testo di Aleksandra Lipczak

La voce delle donne è un articolo di Aleksandra Lipczak per il progetto CELA, che mira alla promozione delle letterature europee considerate minori attraverso la collaborazione tra figure emergenti della scrittura, della traduzione e del mercato editoriale di diversi Paesi. Lipczak, nata a Legnica nel 1981, ha studiato giornalismo, polonistica, filologia spagnola e studi mediorientali… Continua a leggere La voce delle donne: un testo di Aleksandra Lipczak

Strajk Kobiet e l’arte di protesta: una conversazione con Ola Korbańska

A distanza di più di un anno dall’inizio dell’Ogólnopolski Strajk Kobiet, la mobilitazione di massa per il diritto all’aborto in Polonia, le manifestazioni non accennano a fermarsi. Avevamo già trattato l’argomento in precedenza, tra aggiornamenti social, testimonianze raccolte direttamente dalla strada e un’analisi del ruolo femminile e della sua decostruzione in storia, cultura e arte… Continua a leggere Strajk Kobiet e l’arte di protesta: una conversazione con Ola Korbańska

Capire i Balcani occidentali: un itinerario tra passato, presente e futuro della periferia d’Europa

Capita spesso che alcune persone che, per un motivo o per un altro, si approcciano alla conoscenza dei Balcani, chiedano ancora chiarimenti in merito agli eventi storici passati. In particolare l’ultimo Novecento, comprese le guerre jugoslave, vengono visti come qualcosa di poco chiaro, sebbene siano passati già quasi più di trent’anni. Inevitabilmente questa lacuna storica… Continua a leggere Capire i Balcani occidentali: un itinerario tra passato, presente e futuro della periferia d’Europa

I fratelli Tsarnaev: Masha Gessen e il racconto di una moderna tragedia americana

Jan. 30, 2014 - Federal prosecutors say they'll seek the death penalty against Boston Marathon bombing suspect Dzhokhar Tsarnaev. PICTURED: April 15, 2013 - Boston, Massachusetts, U.S. - A bomb explodes in the crowd as runners cross the finish line during the 117th Boston Marathon. The 2013 Boston Marathon was marked with tragedy when 3 bombs exploded at the finish line in Downtown Boston and a third at the JFK Library. (Credit Image: © Tom Green/ZUMA24.com)

È il 15 aprile 2013, e come ogni anno il centro di Boston è attraversato da centinaia di corridori che percorrono le strade della città. A far entrare nella storia quella specifica data, però, è la famigerata notizia di cronaca che gettò un’ombra sulla manifestazione: due ordigni di fabbricazione casalinga, piazzati in Boylston Street a… Continua a leggere I fratelli Tsarnaev: Masha Gessen e il racconto di una moderna tragedia americana

“Dove eri nel ’91?”: impatto culturale e strumentalizzazione dell’anno chiave della dissoluzione jugoslava in Croazia

Gdje si bio ’91?, “dov’eri nel ’91?”: questa un’espressione ricorrente, ampiamente usata e abusata in Croazia, dove il mito della difesa della patria, che comprende anche lo smascherare i finti branitelji (“difensori”, con questa parola vengono indicati i veterani di guerra croati) o coloro considerati non abbastanza patriottici, impone ancora, a distanza di trent’anni, il… Continua a leggere “Dove eri nel ’91?”: impatto culturale e strumentalizzazione dell’anno chiave della dissoluzione jugoslava in Croazia

Radio Budapest: la militanza LGBT ai tempi dell’Orbanismo

Budapest, 2017. július 8. Az LMBTQ-közösség (leszbikus, meleg, biszexuális, transznemű és queer emberek) fesztiválja, a 22. Budapest Pride felvonulásának résztvevői gyülekeznek az Országház előtti Kossuth Lajos téren 2017. július 8-án. MTI Fotó: Máthé Zoltán

Democrazia illiberale: è così che la pensatrice Ágnes Heller, figura centrale della vita intellettuale di Budapest e della filosofia del Novecento, ha definito il governo di Orbán. Non è un mistero che l’ascesa al potere di figure come Orbán o Kaczyński e dei loro partiti getti luce sulla recente ondata di populismo e nazionalismo etnico… Continua a leggere Radio Budapest: la militanza LGBT ai tempi dell’Orbanismo